Il carico verticale massimo gravante sul gancio di traino non deve comunque eccedere il limite indicato dal costruttore in un’apposita targhetta posta sul gancio stesso della motrice e non deve alterare l’assetto del veicolo e l’inclinazione del fascio luminoso dei fari. La presenza nel veicolo di sensori di parcheggio non impedisce il traino di un rimorchio.
Prima di effettuare qualsiasi manovra con il rimorchio agganciato è bene accertarsi che non ci sono cose e/o persone nel raggio di manovra del complesso.
Durate la guida occorre essere consapevoli che in tale situazione:
- si ha una sensibile riduzione della capacità di accelerazione (ripresa) del veicolo, specie se il rimorchio è carico;
- nelle svolte a destra o a sinistra la “fascia di ingombro” del complesso dei veicoli (cioè lo spazio necessario per curvare) è maggiore e il rimorchio tende a “stringere” la curva (perché percorre una traiettoria circolare con raggio inferiore alla motrice, perciò, ad esempio, nello svoltare a destra, bisogna fare attenzione a non salire con la ruota posteriore sul marciapiede);
- aumenta lo spazio di frenatura (specialmente nelle forti discese, a causa della forza di spinta esercitata dal rimorchio sulla motrice);
- aumenta la forza ribaltante esercitata dal vento;
- I movimenti del liquido che si verificano all’interno di un serbatoio vincolato ad un rimorchio (cisterna, bonza, ecc.) durante i cambiamenti di direzione, in frenata e in accelerazione, sono le maggiori cause di instabilità dei complessi di veicoli;
- aumentano i consumi del carburante anche se si marcia a velocità moderata.
È sbagliato affermare che, durante la marcia, il rimorchio deve avere il ruotino pivotante (ossia una piccola ruota libera di muoversi in qualsiasi direzione) abbassato (cioè poggiato al suolo). Questo dispositivo serve per delle eventuali manovre del rimorchio quando non è agganciato alla motrice.
È vero che:
- Alla guida di un veicolo con rimorchio, nello svoltare a destra, bisogna fare particolare attenzione a non investire, con la ruota posteriore destra, eventuali pedoni che si trovino vicino al marciapiede;
- Quando si traina un rimorchio, bisogna considerare che nelle curve la fascia di ingombro è maggiore;
- Trainando un rimorchio nelle forti discese, occorre tener conto della forza di spinta esercitata dal rimorchio sulla motrice;
- Quando si traina un rimorchio, specie se carico, si ha una sensibile riduzione della capacità di accelerazione (ripresa) del veicolo;
- Prima di effettuare qualsiasi manovra con il rimorchio agganciato è bene accertarsi che non vi siano cose e/o persone nel raggio di manovra del complesso;
- Nelle curve il rimorchio tende a “stringere” perché percorre una traiettoria circolare con raggio inferiore alla motrice;
- I movimenti del liquido che si verificano all’interno di un serbatoio vincolato ad un rimorchio durante i cambiamenti di direzione, in frenata e in accelerazione, sono le maggiori cause di instabilità dei complessi di veicoli;
- Trainando un rimorchio occorre verificare che il carico gravante sul gancio non alteri l’assetto del veicolo e l’inclinazione del fascio luminoso dei fari.
È falso che:
- Nell’affrontare una curva a velocità moderata il rimorchio compie sempre lo stesso percorso fatto dalla motrice;
- Durante la marcia, il rimorchio deve avere il ruotino pivottante di manovra abbassato (poggiato al suolo);
- Nei veicoli dotati di sensori di parcheggio non è possibile agganciare un rimorchio;
- Trainare un rimorchio non comporta un aumento dei consumi di carburante se si marcia a velocità moderata.
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